La tradizione
Nel periodo dal 1° al 6° secolo d.C., la penisola Laron fu un importante centro di produzione delle anfore che venivano utilizzate per trasportare l’olio d’oliva, mentre la fertile foce del fiume che sbocca in mare è da sempre ricca di pesce... la pesca, l’olivicoltura e la tradizione di dividerle con gli ospiti, rimangono così le principali peculiarità di queste terre.
Nel periodo dal 1° al 6° secolo d.C., la penisola Laron fu un importante centro di produzione delle anfore che venivano utilizzate per trasportare l’olio d’oliva, mentre la fertile foce del fiume che sbocca in mare è da sempre ricca di pesce... la pesca, l’olivicoltura e la tradizione di dividerle con gli ospiti, rimangono così le principali peculiarità di queste terre.
Data la loro eccezionale posizione, le distese di oliveti che circondano Torre e Abrega, scendendo dall’entroterra fino a raggiungere il mare, ci donano un extraverginestraordinario, riconosciuto in tutto il mondo.
Gli oli extravergine d’oliva di Torre e Abrega vengono lodati e raccomandati da prestigiose guide specializzate e dai più autorevoli esperti mondiali. Le degustazioni nei poderi dei diligenti olivicoltori e le passeggiate tra gli ulivi secolari diventano così memorabili esperienze sensoriali.
Qui la pesca ha sempre rivestito grande importanza. Nella Val di Torre, dove le dolci acque fluviali si mescolano a quelle salate del mare, la pesca viene fatta in modo particolare. Con l’ausilio di reti lunghe fino a due chilometri vengono attorniati branchi di pesce e trascinati verso la riva.
Santa Marina è la baia più popolare di questa zona; ricchissima di molluschi, reti e pittoresche barche che all’imbrunire prendono il largo. Tutte queste prelibatezze si possono gustare nei tipici ristoranti che dominano la baia, luogo d’incontro preferito dai pescatori locali. La specialità del luogo sono le sardelle salate a mano dalle diligenti massaie nostrane.
Anche i vini e i formaggi prodotti con tanto sole, con la bora e la brezza marina, sono autentiche bontà di queste terre, da degustare nei poderi, nelle tipiche konobe, nei ristoranti, e nelle sale di degustazione...